“SEGUITE” quei 2: Marta e Marco che con COMOLIO raccontano l’extravergine e il Gusto.
Mi ritrovo spesso su Twitter per scovare informazioni, notizie sull’olio di oliva, e quando voglio andare ancora più a fondo utilizzo #ExtraVergine come chiave di ricerca; da lì il passo è stato breve, facilissimo imbattersi sui cinguettii di @_COMOLIO che racconta l’extravergine e il gusto.
Leggendo mi sono incuriosito e mi sono chiesto: “Cosa fa un sommelier dell’olio? come si diventa sommelier?”; mi è venuta voglia di conoscerli personalmente gli ho scritto e subito abbiamo fissato una chiacchierata telefonica.
“…Tuuuuh…Tuuuuh” rispondono Marta e Marco in vivavoce. Mi presento e brevemente descrivo cosa fa OILTOGETHER.it e dopo averli informati che sono i primi potenziali sommelier ufficiali della nostra community, li lascio raccontare il loro mondo.
Alla prima domanda “Cosa vuol dire COMOLIO?” rispondono: “Quando ci siamo appassionati seriamente all’ olio ne parlavamo in continuazione, così tanto che tutto era sempre Come l’olio e da qui quasi per scherzo è nato il nome.”
Iniziano con i corsi di avvicinamento all’olio organizzati dal Gambero Rosso, dove apprendono l’abc dell’Olio, le prime tecniche di degustazione; per imparare ad assaggiare bene però diventanosommelier AISO, seguendo un percorso formativo di 8 mesi. Tagliato il primo traguardo e guidati dalla loro passione, si addentrano sempre di più nel mondo dell’extravergine, sedute di assaggio settimanali, diffondono e creano consapevolezza, con le loro mini guide che condividono Twitter. Incontrano chi fa veramente l’olio, lo assaggiano direttamente sul posto, assorbono e trasmettono la passione e il lavoro faticoso cercando di far capire il vero valore racchiuso dentro una bottiglia di olio.
“Come si fa a capire se un olio è buono? Il prezzo?”
Sull’olio il prezzo ancora comanda, il consumatore medio è guidato dal prezzo e tende a scegliere la convenienza. E’ importante invece capire i diversi fattori che impattano sul prezzo dell’ olio: il tipo di raccolta, l’intero processo produttivo, il tipo di oliva , ma anche il packaging, il design della bottiglia. Un ottimo pugliese, dice Marco, potrebbe avere un prezzo inferiore rispetto ad un extravergine umbro non per la qualità ma perché è più “comodo” produrlo: le caratteristiche dei terreni che sono pianeggianti piuttosto che scoscesi, o per la dimensione delle piante.
La regola fondamentale secondo i nostri amici è: “Non date per scontato che un olio sia migliore di un altro ma ASSAGGIALO!”
“Come fate a raccontare il Gusto?”
Approccio lento, il gusto si scopre a poco a poco, si impara a riconoscere, non esistono manuali, non si trova letteratura sugli abbinamenti dell’olio con i vari cibi. Il gusto si racconta trovando l’abbinamento ideale, è la parte più creativa o meglio la parte godereccia, come sottolinea Marta che si diverte a studiare e sperimentare ricette come il gelato (dolce) al gazpacho abbinato all’olio d’oliva. Tutti siamo dotati di un imprinting alimentare, puoi scoprire mille nuovi sapori e mille cibi diversi, che puoi abbinare quelle sensazioni gustative che ti ha trasmesso la terra in cui sei nato e che ti rimangono dentro per tutta la vita.
La nostra chiacchierata termina con Oil together che ha 2 nuovi amici preziosissimi che esorta a seguire su Twitter con i cinguettii di @_COMOLIO.
🙂