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Olio e cioccolato…per il cuore e per il palato. (cit)

Olio e cioccolato…per il cuore e per il palato. (cit)

In quante forme avete assaporato il cioccolato? Diverse e troppe. E pensare che, in origine, era una semplice bevanda ad infusione.

Ma si sa…anche il gusto è un’arte! 

E così un po’ per sfizio e un po’ per curiosità ho scoperto come il binomio olio extravergine d’oliva e cioccolato di qualità sono alla base di un prodotto unico e sano. Lo sanno bene alcune aziende dolciarie del centro Italia che da anni sperimentano l’accoppiata.

Parliamo di cioccolato, ma questa volta dimentichiamo il burro di cacao e partiamo dall’olio. Quello extravergine d’oliva, naturalmente! Il suo utilizzo nella preparazione di dolci, soprattutto in chiave vegana, è ormai cosa noto. Attuale è, invece, l’uso di dell’EVO nella realizzazione di cioccolatini con l’intenzione di sperimentare un nuovo ventaglio di sapori: olive ricoperte al cioccolato, cioccolati ripieni di extravergine e creme spalmabili!

Ecco la nuova frontiera del dolce.

In Italia sono due le principali aziende che si stanno proiettando verso questa direzione: L’azienda Chocolart e Amedei, i veri baluardi del cambiamento.

Un gusto travolgente dove il sapore del cacao a primo impatto così forte, lascia un finale di gusto che sorprende con quella nota oleosa al palato. 

Sull’olio, sulle sue proprietà ne abbiamo parlato spesso.

Ma cosa sappiamo del cioccolato?

Facciamo un salto nel tempo. Quando duemila anni fa, nel cuore del Centro America, fu scoperto il primo frutto di cacao che sporgeva da un ramo di un albero della più grande foresta pluviale. Immaginiamo, quindi, un indigeno che aprì il baccello e che, lì dentro, trovò il burro di cacao così profumato e  dolce. Sbucciò le fave e le mise in infusione, creando la prima cioccolata.  E’ da qui che tutto ebbe inizio. Le prime lavorazioni del cioccolato rimandano alla storia precolombiana, in un periodo compreso tra il 1800 e il 1400 a.C. Ce lo racconta l’archeologia e i suoi preziosissimi ritrovamenti in Centro America e in Messico. I Maya, il popolo più misterioso e mistico finora esplorato, intreccia la propria storia con quella del cacao. La parola “Cac” vuol dire rosso e “Cau” significa forza. Le fave per questo popolo erano, infatti, usate come moneta per comprare piccoli oggetti, a sottolinearne anche il vigore economico. Qui, le illustrazioni scoperte nelle varie esplorazioni archeologiche mostrano le divinità Maya con in mano fave di cacao che, non a caso e per l’appunto, fu definito il cibo degli dei.

Ma cosa accadde all’arrivo dei Conquistadores?

Se pensate che il cacao piacque immediatamente agli europei,  siete in errore.  Ci vollero svariati anni prima che i Conquistadores ne apprezzarono l’aroma e l’essenza. Il primo a gustare il cacao fu il re di Spagna, Filippo II, nel 1544. Dalla sua corte, la cioccolata iniziò il suo grande tour europeo.
Bisognerà arrivare alla rivoluzione industriale per vedere il cacao trasformarsi nella cioccolata che tutti conosciamo.

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